Vi aspettiamo!

dal 25 luglio 2008 - Piazza Liori
di Giuseppe Marci
Dalla prima pagina del quotidiano "L'Unione Sarda" del 15/10/2007 http://www.unionesarda.it
Sarà. Certo è che a me, come a molti colleghi, decine di migliaia sparsi per l'Italia e operanti a tutti i livelli dell'istruzione, gli alunni interessano molto. Ci stanno a cuore. Non sentimentalmente ma per un razionale progetto di società nel quale continuo a credere e che ancora ritengo realizzabile, se mi baso sulla personale esperienza, molto diversa da quella che le immagini di You Tube tendono a presentare come assoluta e priva di alternative.
Il massimo del disordine che si è verificato nella mia aula è stato l'ingresso di un ragazzo col berretto in testa. Gli ho spiegato, sorridendo, che nella nostra civiltà occidentale i guerrieri, trovandosi fra amici, deponevano l'elmo; che noi oggi ci leviamo il cappello, per strada in segno di saluto e quando entriamo in una casa privata, in un edificio pubblico, in una chiesa. A sua volta ha sorriso e si è tolto il berretto.
Piuttosto devo segnalare che, alla fine della lezione, una studentessa mi ha prospettato la difficoltà di conciliare l'orario delle lezioni con i turni del lavoro. Non voglio, ora, cadere nella retorica dello studente-lavoratore: ma questo è il caso che mi è capitato e lo riferisco. La studentessa ha già un diploma di massimo livello in inglese, è iscritta all'università e lavora. In un call center.
Personalmente sono convinto che la "perdita di senso" di cui parla Galimberti riguardi più gli adulti che i giovani. Fino a non molto tempo fa, e così all'indietro nei secoli, gli adulti hanno costruito le occasioni di lavoro e hanno insegnato un mestiere ai giovani. La generazione cui appartiene il Ministro dell'Economia ha progressivamente eroso la speranza di occupazione futura e poi ha etichettato le vittime di questa situazione come pupazzi privi di personalità.
È un vero problema, quello rappresentato dagli anziani e dai vecchi che governano la nostra società ed è un pazzesco spreco di risorse quello che costringe una donna colta e dinamica a fare la telefonista>.
Giuseppe Marci
Noi che ci divertivamo anche facendo "Strega comanda color.".
Noi che giocavamo facevamo "Palla Avvelenata".
Noi che giocavamo regolare a "Ruba Bandiera".
Noi che non mancava neanche "dire fare baciare lettera testamento".
Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo "Parco Della Vittoria e Viale Dei Giardini".
Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
Noi che mettevamo le carte da gioco con le mollette sui raggi della bicicletta.
Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo.
Noi che "se ti faccio fare un giro con la bici nuova non devi cambiare le marce".
Noi che passavamo ore a cercare i buchi sulle camere d'aria mettendole in una bacinella.
Noi che ci sentivamo ingegneri quando riparavamo quei buchi col tip-top.
Noi che il Ciao si accendeva pedalando.
Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa.
Noi che facevamo a gara a chi masticava più big babol contemporaneamente.
Noi che avevamo adottato gatti e cani randagi che non ci hanno mai attaccato nessuna malattia mortale anche se dopo averli accarezzati ci mettevamo le dita in bocca.
Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa.
Noi che giocavamo a Forza 4.
Noi che giocavamo a fiori frutta e città (e la città con la D era sempre Domodossola).
Noi che con le 500 lire di carta ci venivano 10 pacchetti di figurine.
Noi che ci mancavano sempre 2 figurine per finire l'album Panini.
Noi che ci spaccavamo le dita per giocare a Subbuteo.
Noi che avevamo il "nascondiglio segreto" con il "passaggio segreto".
Noi che giocavamo per ore a "Merda" con le carte.
Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava Riavvolgere il nastro con la penna.
Noi che avevamo i cartoni animati belli.!!
Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake e Mazinga(Goldrake, ovvio..)
Noi che guardavamo "La Casa Nella Prateria" anche se metteva tristezza.
Noi che abbiamo raccontato 1.500 volte la barzelletta del fantasma formaggino.
Noi che alla messa ridevamo di continuo.
Noi che si andava a messa se no erano legnate.
Noi che si bigiava a messa.
Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
Noi che non avevamo il cellulare per andare a parlare in privato sul terrazzo.
Noi che i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta da passare al compagno.
Noi che non avevamo nemmeno il telefono fisso in casa.
Noi che si andava in cabina a telefonare.
Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola con l'albero.
Noi che le palline di natale erano di vetro e si rompevano.
Noi che al nostro compleanno invitavamo tutti, ma proprio tutti, i nostri compagni di classe.
Noi che facevamo il gioco della bottiglia tutti seduti per terra.
Noi che alle feste stavamo sempre col manico di scopa in mano.
Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a Dormire tardissimo.
Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.
Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre sorridenti.
Noi che il bagno si poteva fare solo dopo le 4.
Noi che a scuola andavamo con cartelle da 2 quintali.
Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta.
Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli.
Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava 2.
Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa Era il terrore.
Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.
Noi che internet non esisteva.
Noi che però sappiamo a memoria "Zoff Gentile Cabrini Oriali Collovati Scirea Conti Tardelli Rossi Antognoni Graziani (allenatore Bearzot)".
Noi che "Disastro di Cernobyl" vuol dire che non potevamo bere il latte alla mattina.
Noi che compravamo le uova sfuse, e la pizza alta un dito, con la carta del pane che si impregnava d'olio.
Noi che non sapevamo cos'era la morale, solo che era sempre quella..fai merenda con Girella.
Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.
Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.
Noi che però sapevamo che erano le 4 perchè stava per iniziare BIM BUM BAM.
Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perchè c'era Happy Days.
Noi che il primo novembre era "Tutti i santi", mica Halloween.
Che fortuna!vi invito a firmare la petizione "online", contro lo sciagurato decreto di legge che limita la democrazia in Rete.
A tal fine cliccate su questo URL di pagina http://www.petitiononline.com
To: Consiglio dei Ministri
No al DDL che trasforma la libera espressione della rete in testate giornalistiche. I siti e i blog sono libera espressione democratica non paragonabile alle testate giornalistiche registrate al Registro Operatori Comunicazione che devono osservare l'apposita legge sulla stampa. Ancora una volta si cerca di limitare le libertà degli Italiani procedendo sulla strada della censura. I reati di diffamazione sono tranquillamente perseguibili senza porre ostacoli alla libertà d'espressione.
Chiediamo al Consiglio dei Ministri di ritirare il DDL che imporrebbe l'iscrizione al ROC anche dei semplici blog.
Sincerely,
The UndersignedUmberto Galimberti: Bamboccioni. Quei giovani che vivono nella bolla familiare
Tratto da “la Repubblica”, 9 ottobre 2007
Non mi pare inopportuna la definizione di "bamboccioni" formulata da Padoa-Schioppa a proposito del 52 per cento delle donne e del 70 per cento degli uomini che a trent’anni vivono ancora con i genitori. E tutte le reazioni suscitate danno l’impressione di voler blandire ancora una volta i giovani, invece di sollecitarli a uscire da questa loro infanzia prolungata. Ma, al di là delle polemiche, forse è bene vedere da vicino i fattori che determinano questa “bolla familiare” che sembra arrestare quello che la storia ha sempre conosciuto come “passaggio generazionale”. (...)
per leggere tutto l
Direi che prima di tutto si dovrebbe fare più attenzione agli "appellativi" utilizzati per definire i giovani - che essendo non più adolescenti - sono il popolo degli elettori che resterà quando tutti gli altri saranno morti e sepolti .... magari verremo chiamati con un altro nome nel giro di pochi anni : cari elettori, cittadini italiani, futuro della nostra società....e chi più ne ha più ne metta...
Del resto al V-day non c
Niente da sindacare poi con Galimberti il quale, dalla sua posizione di studioso, dice che i giovani sono le vittime del nichilismo e che sono materia di interesse solo del mercato.. Direi che è vero, la pubblicità è rivolta ai giovani, e al loro futuro: finanziarie per costruire case (impossibili da comprare nella realtà per noi giovani) e avere una carta di credito con cui fare i miracoli, automobili utili solo a conquistare l
Anche se non mi piace che lui, così colto e ricco intellettualmente, sia d
Ma lui è uno studioso, un filosofo, un professore di Antropologia Culturale, fa delle riflessioni, delle analisi, scrive dei libri .... mentre i nostri politici fingono che tutto vada bene, definiscono Grillo un nuovo Mussolini e noi "giovani bamboccioni" che dobbiamo essere felici di pagare le tasse perchè "le tasse sono belle"...ma soprattutto utili a renderci schiavi di un sistema nel quale dobbiamo farci spazio e dal quale, come nei migliori film di fantascienza, veniamo risucchiati come davanti ad un buco nero che non sappiamo dove ci porterà, quando, e soprattutto perchè ... PERCHE
E
Noi saremo anche dei bamboccioni, ma almeno siamo onesti e non ci vergognamo di quello che siamo, di ciò che non abbiamo e anzichè andare a rubare per mangiare, viviamo con mamma e papà ... la libertà non è solo poter fare sesso nella propria cameretta, la libertà è prima di tutto dignità personale e sinceramente non trovo che sia dignitoso che mamma e papà si facciano il mazzo (per usare un linguaggio bamboccione) per 50 anni di contributi e uno stipendio o una pensione al limite dell
Vi invito a leggere uno dei tanti libri scritti su questo argomento "LA CASTA"
certo che fa paura, ma rende consapevoli e soprattutto fortifica la nostra anima e ci dice che non siamo inutili in questa società e che non siamo vittime inerti...
Questa è la mia opinione e ricordo a tutti coloro che vorranno dire la propria che
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. (...)
Auguri a tutti i giovani per un futuro migliore, anzi direi per un futuro dignitoso... parola che già da sola vale tanto di questi tempi